Un genere sottovalutato e spesso non riconosciuto anche se di grande pregio: questo è il razionalismo italiano, un movimento architettonico e si è sviluppato negli anni ’20 del ‘900 e ha proseguito in modo più o meno discontinuo fino agli anni ’70.
Se sei in possesso di un immobile che pensi possa appartenere a questo stile e ti stai chiedendo come vendere una palazzina razionalista senza svalutarla e valorizzandone l’aspetto storico- architettonico…
Sei nel posto giusto!
Partiamo dalle basi, e cioè cerchiamo di capire se il tuo immobile appartiene a questo particolare stile.
Come capire se il tuo immobile appartiene allo stile razionalista
Molto spesso è più facile spiegare uno stile architettonico guardando altri monumenti di quella tipologia.
Quindi, se davvero vuoi sapere come vendere una palazzina razionalista, ha più senso partire dall’osservazione di immobili esistenti, piuttosto che studiando nel dettaglio la storia del movimento razionalista.
Quindi, partiremo con un elenco di edifici e cercheremo insieme di trovare gli elementi ricorrenti.
Edifici pubblici razionalisti: cos’hanno in comune
Essendo il Razionalismo un movimento che ha avuto il suo massimo apice durante il periodo fascista, molti degli edifici pubblici razionalisti sono stati costruiti nel Ventennio con scopi amministrativi o in generale di gestione della cosa pubblica.
Guardiamo ad esempio la casa del fascio a Como o a Lissone (Brianza), ma anche la stazione di Santa Maria Novella a Firenze (1933), oppure l’istituto di fisica dell’università La Sapienza a Roma e il Palazzo delle poste di piazza Bologna A Roma (entrambi 1932).
Già qui possiamo farci un’idea degli elementi tipici del razionalismo, che sono:
- Adattamento dell’architettura alla funzione dell’ambiente
- Pochi fronzoli
- Uso ampio del cemento armato
- Modernità, rispetto ai palazzi rinascimentali.
Soprattutto la casa del fascio di Como oggi potrebbe sembrare molto simile alle celle delle api. Ma questo ci riporta al vero significato del termine razionalismo.
Perché si chiama Razionalismo?
La corrente del razionalismo italiano nasce a opera di un gruppo di laureandi in architettura del Politecnico di Milano, il Gruppo 7.
Sono giovani, entusiasti e hanno un’idea molto chiara di come vogliono costruire case, edifici pubblici e residenze private: in modo che la struttura sia “razionale”.
In poche parole la funzione dell’edificio deve essere molto chiara anche a chi arriva per la prima volta in una città o passeggia in un complesso abitato.
Per questo motivo ci sono molti critici del razionalismo, che trovano questi edifici troppo schematici, come dei “casermoni”.
In realtà si tratta di una scelta di stile ragionata che mira a non considerare come preponderanti le decorazioni ma piuttosto a concentrarsi su:
- Stabilità
- Funzionalità
- tenuta nel tempo
- scarsa necessità di manutenzione.
Tutti aspetti molto interessanti per chi compra casa!
Altri edifici di tipo razionalista
Facciamo un’ultima rapida carrellata cercando di comprendere tutte le città italiane, cosicché tu possa trovare i riferimenti che ti sono più familiari anche nella tua città.
- Palazzo Gualino a Torino, di Giuseppe Pagano Pogatschnig e Gino Levi-Montalcini (1930)
- Scuola comunale a Mortara (1941)
- Asilo Sant’Elia, sempre a Como (1937)
- Villa Malaparte a Capri (1940)
- Università Bocconi di Milano (1941).
Sei in un quartiere residenziale razionalista?
Se leggendo gli edifici sopra ti sei scoraggiato pensando che la tua palazzina potrebbe non essere in stile razionalista come avevi pensato inizialmente, non disperare!
C’è un’altra informazione da sapere: la corrente architettonica del razionalismo ha riguardato in larga misura anche l’urbanistica di alcune città.
Un po’ di storia: siamo nel ventennio fascista e viene bonificato l’agro pontino, recuperando 150.000 ettari di terreno.
Cosa fare di questo terreno?
Perché non costruirci delle nuove città?
E così nascono: Littoria, Sabaudia, Aprilia, Guidonia, Portoscuro, Pontinia, Pomezia e infine Carbonia, città nate con anima razionalista e dotate di diversi quartieri ed edifici residenziali in questo stile.
Anche qui, la progettazione urbanistica segue i principi della logica e i palazzi residenziali sono piuttosto squadrati e severi.
Al di là del gusto, si tratta di edifici storici che dovresti imparare a valorizzare se vuoi capire una palazzina razionalista.
L’importanza dello storytelling per una palazzina razionalista
Nel mio blog troverai tanti articoli che parlano di come scrivere un annuncio immobiliare che ti faccia squillare il telefono, oppure come fare home staging, cioè come presentare un immobile a un potenziale acquirente.
Il consiglio è di leggerli ed integrarli con il contenuto di questo articolo per riuscire ad avere una visione d’insieme.
Infatti, una palazzina razionalista può risultare non facile da capire, soprattutto perché il gusto moderno è stato influenzato da elementi decorativi che potrebbero far sembrare lo stile razionalista un po’ schematico e banale.
Ma non è affatto così!
Nel copy i tuoi annunci e durante l’home staging dovrai fare particolare attenzione a mettere in luce la stabilità dell’edificio, o il fatto che sia stato progettato razionalmente. Inoltre, se il tuo immobile in stile razionalista appare spoglio dall’esterno, ciò non toglie che tu possa vivacizzarlo.
Come vivacizzare un immobile razionalista
Ad esempio, potresti:
- Aggiungere del verde ai balconi/ terrazzi oppure solarium;
- Usare per gli interni degli arredi di gusto, per stemperare il rigore delle forme;
- Giocare sulla colorazione esterna dell’edificio, seguendo ovviamente le regole e vincoli d’immagine del tuo Comune;
- Farti aiutare da un consulente per valorizzare determinati aspetti di forza che il tuo immobile già possiede.
Molto spesso un potenziale acquirente è più interessato alla stabilità dell’edificio, oppure alla buona gestione degli spazi.
Un altro aspetto molto importante, soprattutto in epoca di smart working, con lavoratori che passano anche l’intera giornata a casa, è la luce.
Nelle pubblicazioni del MIAR (Movimento Italiano per l’Architettura Razionale), si parla molto dell’orientamento degli edifici e dell’uso della luce naturale.
Quante volte mi succede, nel mio lavoro di consulenza immobiliare, di vedere edifici bellissimi e decorati che non consentono un’altrettanto razionale gestione della luce!
Conclusione
In sostanza, se possiedi un edificio che pensi possa appartenere alla corrente razionalista, ti consiglio di controllare questi dettagli prima di metterlo in vendita:
- La data di costruzione: abbiamo detto che il nostro periodo di interesse dagli anni 20 agli anni 70;
- L’architetto: verifica se apparteneva alla scuola razionalista;
- I punti di forza del tuo edificio;
- I punti deboli: valuta ad esempio come puoi vivacizzare il rigore degli esterni con un po’ di verde.
A questo punto hai tutti gli strumenti che ti servono!
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A presto con una nuova guida,
Francesco