Home staging: cos’è e come aiuta a vendere casa al meglio

L’home staging ormai sta diventando una realtà diffusa anche in Italia. Si tratta di un modo per studiare e migliorare la presentazione di un immobile prima di portare dei potenziali acquirenti a visitarlo. Molto spesso chi vende casa non lo fa ponendo la dovuta attenzione alla sua presentazione; molti spazi vengono lasciati come nella quotidianità di chi la abita, mentre altri sono un deposito temporaneo in vista del trasloco. Tutto questo rende difficile per chi visita un immobile immaginarsi al suo interno. Per farlo serve uno sforzo di immaginazione, e quando si vende qualcosa è meglio non far sforzare chi compra.

Dall’home staging nasce anche una professione, quella dell’home stager. Questo professionista si occupa di studiare ed applicare i migliori standard di presentazione per ogni casa, aiutando chi la vende a farlo succedere prima e ad un prezzo più alto. Per farlo bene bisogna essere creativi e al contempo razionali, in uno sforzo di interior design che viene sempre più richiesto dal mercato.

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Vediamo proprio in che modo l’home staging ci aiuta a vendere una casa prima e meglio. Analizziamo i fondamenti di tutto questo, i passaggi necessari per trasformarlo in realtà e che cosa possiamo aspettarci che funzioni meglio quando degli interessati entrano in casa.

Esempio di come un salotto possa essere trasformato con l’home staging. Accogliente, caldo, ma non personale.

I principi fondamentali dell’home staging

Su questo argomento si potrebbero scrivere libri e fare corsi, ed infatti esistono sia gli uni che gli altri. Qui voglio portarti almeno i principi fondamentali. In che modo si passa dalla casa arredata da chi la abita alla casa arredata secondo le buone prassi dell’home staging?

• Prima di tutto si rimuovono tutti gli elementi di carattere personale, specialmente mobili e soprammobili non strettamente necessari;
• Si crea un ambiente accogliente, ma in cui chiunque può rispecchiarsi e immaginarsi a vivere sin da subito;
• Gli accessori vengono studiati, per quantità e posizione, in modo da valorizzare i tratti forti della casa;
• Gli aspetti meno belli dell’immobile sono resi meno visibili utilizzando degli accorgimenti di interior design;
• L’arredamento viene disposto in un modo armonioso e ordinato;
• Se la casa è vuota, vengono utilizzati dei mobili appositi fatti in cartone;
• Viene data molta importanza agli spazi vuoti, che creano spazio nell’ambiente e fanno apparire più grande la casa;
• Ogni dettaglio viene pulito, lucidato, riparato e riverniciato (se serve);
• Si studia l’illuminazione dell’immobile e viene creata la giusta atmosfera per ogni visita sfruttando tanto la luce naturale quanto quella artificiale.

Questi sono soltanto alcuni dei punti che si vanno a toccare durante l’home staging. Nel complesso, possiamo dire che il processo consiste nel trasformare ogni centimetro quadrato della casa in un’azione di marketing.

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Come si mette in pratica l’home staging

Vediamo ora, passo per passo, quello che succede quando l’homestager approccia un nuovo immobile. Tendenzialmente è un processo che avviene in quattro fasi:

1. Prima di tutto ci sono uno o più sopralluoghi in cui la casa viene vista nel suo stato iniziale, attraverso il filtro creativo dello stager, che crea nella sua mente dei modelli che possono poi essere trasformati in progetti;
2. In un secondo momento si passa alla fase di impostazione, in cui vengono eseguiti dei bozzetti. Ci si concentra sui particolari, sulla pianificazione, e su tutto quello che poi verrà trasformato in un primo progetto virtuale;
3. Nel terzo step di questo iter viene effettivamente realizzato il progetto virtuale, talvolta in più varianti in modo da poter scegliere per ogni spazio la versione più convincente;
4. Da ultimo, il progetto diventa realtà. Questo richiede lavoro, e non poco. Bisogna ordinare quello che manca, spostare quello che c’è già, tirare tutto quanto a lucido e far brillare la casa come non ha mai brillato prima.

Tutto questo processo è effettivamente poco intuitivo, specialmente per chi non lavora con l’architettura ed il design, e difficile da mettere in atto in prima persona. Proprio per questo di solito è meglio affidarsi ad un professionista, ponendo anche abbastanza attenzione nella scelta.

Foto “prima e dopo” di come un’area living è stata trasformata con l’home staging

L’home staging funziona davvero?

Ci sono davvero tante ricerche in merito, alcune più affidabili ed altre meno. Potrei citartene tante, ma voglio parlare direttamente per esperienza. Quantomeno sono sicuro che quello che ho visto con i miei occhi, nella carriera da agente immobiliare, sia un dato di fatto. Posso dirti che sicuramente l’home staging aiuta nelle compravendite immobiliari, sia per ottenere una cifra più alta dalla vendita che per trovare un acquirente in tempi più rapidi.

Allo stesso tempo ho notato grandi differenze nel modo in cui questo avviene. Per le case vuote e quelle che hanno una buona condizione generale è molto efficace, perché all’interno di un contesto già ricco di potenziale si lavora ulteriormente su una presentazione vincente. Quando ci sono evidenti difetti estetici (pavimenti rovinati, pareti di troppo, spazi gestiti male e difficilmente riorganizzabili, ecc.) l’home staging diventa molto meno efficace.

Possiamo metterla in questo modo: l’home staging fa molto, ma non i miracoli. Quando ci sono dei seri interventi strutturali da fare, è comunque molto difficile fare in modo che un potenziale acquirente in visita all’immobile si senta sulla pelle di poterci vivere dal giorno dopo. Quando il contesto generale è valido, invece, allora questa attività può essere un turbocompressore che potenzia il motore delle vendite in un modo netto. Per le case di questo tipo, la redditività sull’investimento fatto nel professionista è solitamente molto alto.